Il pesco è un albero originario della Cina, dove è considerato simbolo di immortalità, e non a caso, visto le tante vitamine e i sali minerali contenuti nei suoi frutti.
La pesca infatti è considerata la regina dell’estate, per il suo potere dissetante, il ridotto apporto calorico e il basso contenuto zuccherino (a seconda del grado di maturazione).
Le pesche sono carnose, succose e zuccherine, hanno la buccia di colore giallo-rossastra che può essere sottile e vellutata o liscia. La polpa è dolcissima e profumata e, secondo la varietà, può essere gialla o bianca con venature rosse più o meno evidenti.
Si consiglia il consumo lontano dai pasti, in quanto per essere assimilate adeguatamente, non devono essere associate a carboidrati e latticini. Le pesche mature si conservano in frigo non più di 3-4 giorni e in ogni caso la frigo-conservazione diminuisce il contenuto dei composti antiossidanti, soprattutto la vitamina C.
In Sardegna la pesca è coltivata da circa 50 anni a San Sperate, paese d’arte, in cui è la protagonista di alcuni dei molti murales che decorano le vie. Alla pesca è dedicata anche una sagra che si svolge alla fine di Luglio.